strategie pianetarie

Cibernetica e Politica:
Inventare un capitalismo a volto umano

 

Dal punto di vista della cibernetica, un'economia di mercato possiede qualità innegabili : libertà degli elementi, fluidità, adattabilità, che conducono a maggior creatività e innovazione, ed a un accelerazione di evoluzione della società. Ma un'economia di mercato ha anche gravi difetti sistemici.

Il sistema di un economia di mercato include una sovrabbondanza di cinte positive ed un numero insufficiente di cinte negative. In altri termini, un'economia liberale intende multipli circoli viziosi dove la ricchezza chiama la ricchezza, e la miseria chiama la miseria (che sia sulla scala di un individuo, di una ditta, o di un'economia nazionale).

Tra l'altro, un'economia basata sulla determinazione dei prezzi del mercato, fondata esclusivamente su analisi a breve scadenza, risulta incapace di attribuire un valore corretto ad alcuni parametri come la felicità degli individui, la qualità della vita, la bellezza dell'ambiente e la preservazione degli ecosistemi.

Per il sistema economico attuale, questi parametri hanno un valore nullo, ed il loro uso o il loro deterioramento sono considerati come "gratuiti".

Tocca quindi ai governi stabilire delle cinte correttive, tramite la fiscalità, le sovvenzioni o altri meccanismi incitativi, affinché questi dati siano presi in considerazione nel seno del sistema economico. I parametri omessi devono anche loro essere reintegrati nei modelli economici sui quali gli Stati e le multinazionali basano le loro decisioni.

 

 

I principi di una politica cibernetica

Equilibrare i flussi

Una politica cibernetica consiste in primo luogo ad equilibrare i flussi del circuito socio-economico, innestando delle interazioni o "cinte" supplementari tra gli elementi, e togliendo delle "cinte" nocive, con lo scopo di correggere nel senso desiderato il comportamento e il punto d'equilibrio preferenziale del sistema.

Una fiscalità che integra i parametri ecologici sono un'applicazione di questo principio.

 

Distribuire l'equilibrio

Questo principio consiste nell' aggiungere ad una misura, favorevole o sfavorevole per una categoria di persone, una contro-misura la quale avrebbe come effetto quello di equilibrare la prima, ma in un altro campo.

Ciò permette di trattare i problemi con maggior equità e di far capire ed accettare meglio le decisioni governative.

 

Favoreggiare la risalita delle informazioni

Il terzo principio che la cibernetica può suggerire alla politica è che un sistema funziona ancora meglio quando le cinte di scambio d'informazioni fra gli elementi sono numerose.

Una struttura ottimale (che si tratti di una ditta, di un'amministrazione, o di una democrazia pubblica) deve moltiplicare i canali per la risalita delle informazioni (feedback) dalla periferia del sistema ( dove si applicano le decisioni) verso il suo centro (dove si elaborano le decisioni).

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in particolare Internet, offrono nuovi attrezzi per creare questi canali e favorire la risalita delle informazioni, rendendo possibile una forma moderna di democrazia diretta, dove i cittadini si sentirebbero più interessati alla politica, partecipando in modo più attivo.

 

Chiudere le cinte di retro-azione

Il quarto principio riguarda i circuiti socio-economici e suggerisce la chiusura delle cinte di retro -azione. Questo significa che se un elemento agisce sopra un altro elemento, il secondo elemento deve agire sul primo. Per ogni azione deve esserci un feedback, una "risposta" all'azione. Questo ritorno verso l'elemento di partenza può essere diretto, o indiretto, passando per una catena di elementi successivi.

Un'ottima applicazione politica di questo principio è il concetto ecologico dell' "inquinatore-debitore".

Colui che inquina deve subire un feedback delle sue azioni capace di incitarlo ad inquinare di meno.

Tra l'altro, il concetto dell' "inquinatore-debitore" utilizza il modo d'azione prediletta di una politica cibernetica: l'instaurazione di cinte equilibranti sui circuiti socio-economici.

 
© Syti.net, 1999

 
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